Pasta con le Sarde


Buondì!

A pochi giorni dal post precedente, pubblico una nuova e succulenta ricetta, più esattamente si tratta di un piatto tipico della mia città, Palermo. E sfido un solo palermitano ad asserire che mai ha mangiato questa pasta, anzi, credo che forse è più difficile trovare qualcuno che non l’ha mangiata piiuttosto che il contrario!

La Pasta con le sarde è un vero e proprio cavallo di battaglia della cucina sicula, fatta con ingredienti semplici ma che sprigiona profumi e sapori che unendosi tra di loro esaltano il palato, la vista e riempiono il cuore! Il profumo intenso del finocchietto selvatico, il sapore deciso delle sarde, i pinoli, l’uvetta passa, “Astrattu” rendono questo primo unico! Molti di voi che leggete magari non conoscete tutti gli ingredienti che ho elencato, perchè molti di essi sono tipici della Sicilia, ma con un pò di fortuna, come successo a me, non è difficile trovarli anche a Milano. Per altri ingredienti, è possibile utilizzare dei surrogati, ma il sapore ahimè non sarà mai lo stesso. Mi riferisco all'”Astrattu” o Astratto, cioè concentrato di pomodoro fatto in casa, difficilissimo da trovare in commercio, che spesso si trova invece nelle case delle vecchie massaie che in estate lo preparano in campagna e poi lo conservano in barattoli ricoperti di un filo d’olio per non far prendere la muffa a questo ingrediente unico e speciale. Lo possiamo sostituire, come ho dovuto far io, con il doppio concentrato di pomodoro in vendita nei tubetti al supermercato. Al momento di prepararla, mi sono trovato sprovvisto anche dell’uva passa, che credevo fosse ancora in frigo… 😦 Anche questa, rispetto all’uva sultanina in vendita ovunque, la troviamo solo in Sicilia. Al prossimo viaggio mi faccio una scorta di un paio di chili, così per sicurezza! 😀

PASTA CON LE SARDE – Ingredienti per 6 persone:

  • 1 kg di sarde
  • 6 mazzi di finocchietto selvatico
  • doppio concentrato di pomodoro
  • uva passa
  • pinoli
  • 2 cipollotti lunghi
  • 2 acciughe sott’olio
  • un bicchiere di vino
  • sale qb
  • olio
  • 500 gr di pasta

Ops… Scusate! Dimenticavo di dirvi che quando parlo di pasta, intendo dire BUCATINO N°9. Perchè non esiste altro formato di pasta con cui puoi sostituirlo… 😀 Quando dici pasta con le sarde, automaticamente dici BUCATINO!!! No, non è propriamente vero, scherzo ovviamente! E’ un formato di pasta che si sposa alla perfezione con questo sugo, ma credo sia possibile usare alche altro… Un pò come per le pasta al forno alla palermitana. Se non usi gli anelletti, non è pasta al forno alla palermitana, ma semplice pasta al forno! 😀

Procediamo alla cottura di questo piatto!

Inanzitutto puliamo i finocchietti, eliminando le barbe vecchie, le parti del gambo dure e sciaquando ben bene sotto l’acqua corrente. Quindi portiamo ad ebollizione dell’abbondante acqua in un’ampia pentola e sbollentiamoli per un paio di minuti. Preleviamoli dall’acqua e facciamoli scolare per bene. L’acqua nella pentola non buttatela via, ci servirà per cuocere la pasta!

Passiamo a pulire le sarde… Ok, molti di voi magari amano mangiare il pesce ma spesso si rifiutano di toccarlo per pulirlo. Non è semplice, o ci nasci oppure ti affidi a qualcuno che ne sia capace. Comunque la pulizia delle sarde è molto semplice. basta staccare la testa, con un dito scivolare fin dopo la pancia, eviscerando il pesce ed allargare con il dito la pancia finchè non senti la lisca. A quel punto basta iniziare a tirare leggermente e la lisca stessa verrà via lasciando i due filetti integri. Ricordare di togliere anche la pinna della coda, per avere solo la parte con la polpa e nessuna spina intorno.

Tritiamo i finocchietti che abbiamo fatto raffreddare ed iniziamo a preparare il sugo! In una padella larga, versiamo abbondante olio e facciamo rosolare i 2 cipollotti che avremo tagliato a fette sottili e le 2 acciughe. Aggiungiamo l’uva passa ed i pinoli e dopo un pò di concentrato di pomodoro. Facciamo rosolare per un paio di minuti e quindi aggiungiamo le sarde. Il tempo di rigirarle e le sfumiamo col vino. Prima che sia tutto evaporato aggiungiamo i finocchietti tritati e mescoliamo per bene. Regoliamo con un pizzico di sale e continuiamo la cottura a fuoco basso, versando 2 mestoli dell’acqua di cottura del finocchietto stesso e coprendo la padella con un coperchio, tutto per una decina di minuti. Tanto le sarde cuociono subito ed il finocchietto è già stato fatto lessare. Cuocete la pasta nell’acqua di cottura della verdura e scolatela molto al dente nella padella del sugo. amalgamate ben bene e servitela calda. Molti hanno l’abitudine di accompagnare questa pasta con del pangrattato fatto tostare in padella, ma nel mio caso ho preferito prepararla come si fa normalmente a casa mia!

Per facilità di esecuzione, per semplicità degli ingredienti, anche questo si può annoverare tra i tipici piatti poveri della cucina siciliana, di quelli che si tramandano di famiglia in famiglia, con i loro piccoli aneddoti e le loro piccole storie…

Buon appetito a tutti!

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14 pensieri su “Pasta con le Sarde

  1. Pingback: Pasta con le Sarde
  2. Da un siciliano doc questa è preziosa…segno!!!
    ora guardo se hai un’altra cosa che mi piace della cucina palermitana, gli involtini di spada!:)

  3. Ciao Chamki, benvenuto!
    bella domanda…
    sarebbe stato più semplice se mi avessi chiesto se non c’erano le sarde… Quelle le potevamo anche eliminare ed aggiungere qualche sardina sott’olio.
    Quando mancano i finocchietti, beh…
    Non si fa! 😀
    Diciamo che è un piatto stagionale, che al sud italia è più facile da fare per la presenza abbastanza costante del finocchietto, mentre qui a Milano e dintorni, fai più fatica a trovare!
    ma tu vivi in India???
    Ho dato una sbirciatina la tuo blog, complimenti!
    Ciao e a presto!

  4. Ciao Alberto, mamma mia come ti svegli presto! infatti qua in India uso le sardine in scatola e invece del finocchietto uso l’aneto che qui si trova molto facilmente e il risultato non è male per niente anzi.
    Ma come non si fa? io la faccio eccome e anche se tu dirai che non è la stessa cosa ti assicuro che ci assomiglia molto.
    Molti anni fa andai in un ristorante credo a Taormina, si lo so che bisogna mangiarla a Palermo, e l’ho trovata nel menu, naturalmente ordinata e che mi hanno portato? una specie di pasta col pomodoro con un vago odore di finocchio che era pure invisibile. Ho reclamato col cuoco e mi son sentita dire che i turisti la preferiscono così. Gli ho detto che ha rovinato una delle ricette più buone al mondo.
    Grazie per la sbirciatina al mio blog!
    Buona giornata.
    chamki

  5. Ciao Chamki, adesso ho capito come hai fatto a scovarmi! 😀 Ti ho beccata su Flickr!
    Non metto in dubbio che anche come la fai tu sia buona, sono io che non ho mai provato l’aneto come sostituto del finocchietto! 😛
    Il tuo aneddoto su Taormina l’ho vissuto anch’io in tanti posti, dove poi restavi deluso per quel che ti portavano…
    Ho imparato a diffidare di certi posti, preferisco le trattorie più rustiche dove ti servono piatti semplici ma genuini e più reali!
    A Ragusa lo scorso anno, ho pranzato in un buco di osteria(Si chiamava Bettola)forse la pasta più buona che io avessi mai mangiato, ed era fatta solo con pangrattato acciuga e menta!
    Io la sbiriciatina al tuo blog e alle tue foto su flickr la darò sempre da questo momento, sei davvero bravissima!
    Ciao ciao!

  6. Alberto ti auguro di non doverla mai fare con l’aneto perchè il finocchiello è la morte sua e le sarde fresche pure, io ho solo inventato qualcosa di simile per pura necessità, anzi ti dirò che talvolta ci metto il tono in scatola invece delle sardine e viene buona lo stesso, sempre con l’aneto.
    E poi guarda che a Taormina ero in una trattoria alla buona ed è per questo che mi aspettavo la pasta con le sarde vera. Ma tutto il mondo gira così adesso, vedessi le cose che qui spacciano come italiane, paste con sughi strani e delle pizze orrende che però agli indiani piacciono, poi quando vanno in Italia dicono che la pizza li non sa di niente e preferiscono quella indiana ah ah ah
    pangrattato acciuga e menta me la segno! e poi adesso ti seguo anche io, ti ho messo nel reader. . . ciao! stammi bene.

  7. O_o
    Allora bisogna verificare ben bene persino le trattorie casereccie… Il problema che taormina è un rischio grosso, perchè al nome altisonante spesso non si accompagna altrettanta qualità nei servizi e nelle persone. Ma non ovunque, questo è ovvio!
    Ehehe, l’aneddoto della pizza lo conoscevo per gli americani con la pasta asciutta col sugo, abituati a metterci il ketchup, con la salsa di pomodoro ti guardano storti!
    La ricetta che ti dicevo è quella della “Pasta cà Muddica”:
    Prepararla è abbastanza semplice!
    Serve uno spicchio d’aglio rosolato nell’olio, un’acciuga sciolta nello stesso, della menta fresca e del peperoncino.
    A parte del pangrattato tostato in padella con dell’olio.
    Poi condisci tutto ed il risultato è questo qua:

    Spaghetti del principe(Pasta cà muddica) – trattoria “La Bettola”, Ragusa Ibla


    E’ la foto della pasta mangiata a Ragusa lo scorso anno!
    A Palermo la facciamo identica, ma al posto della menta mettiamo il prezzemolo!

  8. anche io la faccio identica come a palermo col prezzemolo ma la provero’ con la menta.
    il ketchup lo mettono anche qui dappertutto
    ciao buona giornata, al prossimo post

  9. Nella pasta con le sarde,,,”Comunque la pulizia delle sarde è molto semplice. basta staccare la testa, con un dito scivolare fin dopo la pancia, eviscerando il pesce ed allargare con il dito la pancia finchè non senti la lisca. A quel punto basta iniziare a tirare leggermente e la lisca stessa verrà via lasciando i due filetti integri. Ricordare di togliere anche la pinna della coda,r per avere solo la parte con la polpa e nessuna spina intorno.Aggiungere ,,,e la piccola pinna dorsale…

  10. La pasta con le sarde con l’estratto di pomodoro “astrattu” ha tutt’altro sapore, consiglio di non usare il concentrato di pomodoro commerciale ma dei fili di zafferano,

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